LA FAME EMOTIVA

Problemi nelle relazioni, sul lavoro e stress di vario genere possono influenzare negativamente il nostro umore. Alcuni di noi, trovano nel cibo una sensazione di conforto che può aiutarci a superare una giornata emotivamente difficile. Alla lunga, questo potrebbe portare a effetti indesiderati sia sulla salute fisica, sia sulla salute mentale. Per questo è utile trovare strategie di regolazione emotiva sane.

Fame emotiva e fame fisica

All'apparenza mangiare sembrerebbe essere un modo sano e anche piacevole per far fronte alle emozioni spiacevoli. Tuttavia, questo potrebbe portarci a consumare più cibo del necessario e a fare scelte alimentari poco adeguate.
Diversi studi indicano come la fame emotiva agisce sul cervello, modificando il circuito della ricompensa e riducendo la capacità di notare quando abbiamo fame e quando siamo sazi.

FAME EMOTIVA

- La avvertiamo in risposta a stimoli emotivi
- Il desiderio di mangiare si verifica contemporaneamente alla sperimentazione di forti emozioni
- L'attenzione è rivolta a cibi specifici, come quelli contenenti grassi o zuccheri
- I sintomi fisici assomigliano più a quelli dell'ansia
- Appare improvvisamente

FAME FISICA

- Si verifica a causa del bisogno del corpo di nutrienti
- Il desiderio di mangiare si verifica dopo che è trascorso tempo dall'ultimo pasto
- L'attenzione non è rivolta a tipi particolari di cibi
- Potremmo sentire sensazioni allo stomaco come brontolii
- Appare gradualmente.

I comportamenti nella fame emotiva

Generalmente, durante i pasti successivi alla fame emotiva, mangiamo rapidamente, proviamo colpa o vergogna, eccediamo con il cibo, possiamo notare un aumento di peso.
Negli Stati Uniti, da un sondaggio condotto su 5863 adulti, emerge che circa 1 su 5 abbia questo tipo di condotta.

Alcuni cibi poi, possono innescare meccanismi dipendenti; particolarmente problematici sono gli alimenti contenenti zuccheri e grassi altamente raffinati. Questo perchè, come anticipato, la densità energetica di questi cibi può cambiare i circuiti di ricompensa nel cervello, portandoci a desiderarli di più.

Quali strategie per gestirla meglio?

Trovare alternative alla gestione delle emozioni è sicuramente utile per ridurre questo comportamento.
Oltre all'esercizio fisico, che si è dimostrato utile per ridurre l'impatto delle emozioni negative, adottare un approccio di alimentazione consapevole risulta fondamentale.
Questo significa:
- Prestare attenzione ai sintomi fisici per capire quando si tratta di fame fisica;
- Mangiare lentamente, prendere piccoli morsi e gustarne ognuno;
- Tenere un diario alimentare che ci possa far riflettere su cosa stiamo mangiando;
- Prestare attenzione a cibi zuccherati e ricchi di grassi;
- Tenere cibi come verdure, lavate e tagliate, nel frigorifero.

A chi chiedere aiuto

Se senti che questo sta diventando un problema per te, affidati a :

- Nutrizionista;

- Psicologo e/o Psicoterapeuta;

- Gruppi di supporto.

Le informazioni contenute nel sito non vanno usate come strumento di autodiagnosi e/o autoterapia. La visita psicologica rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento.

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