Le distorsioni cognitive sono meccanismi automatici che ci fanno leggere le situazioni in modo estremo e senza sfumature.
Sono processi psicologici viziati che ci fanno interpretare in maniera disadattiva la realtà.
Questi pensieri alimentano emozioni come ansia, paura, tristezza, rabbia e quando diventano pervasivi innescano pensieri irrazionali difficili da gestire.
Secondo Beck, ci sono pensieri che si presentano in modo automatico senza un'esperienza soggettiva di riflessione e che guidano la nostra interpretazione della realtà. Si vengono così a creare delle strutture, chiamate "schemi cognitivi", attraverso cui elaboriamo ed interpretiamo le informazioni provenienti dal mondo esterno. Ecco perchè due persone potrebbero valutare lo stesso evento in modo assolutamente diverso.
A impedire la correzione delle credenze generate dagli schemi, ci sono proprio le distorsioni cognitive, cioè errori procedurali sistematici che vengono usati nei processi di valutazione e giudizio. Vediamone alcune!
Si presta attenzione ad un solo dettaglio della realtà, ignorando gli elementi positivi a vantaggio di quelli negativi.
Gli eventi sono valutati in forma estrema: bianco/nero, buono/cattivo, bravissimo/fallito.
Credere che i nostri stati emotivi riflettano la verità: "se sono in ansia, allora c'è un pericolo reale".
Credere che i comportamenti o le frasi di altri, siano dovute a una nostra azione: "se ha reagito così, gli avrò fatto qualcosa".
Giungere ad una conclusione generale partendo da un solo evento: "se l'esame è andato male, non riuscirò a passarne nessun altro".
Anticipare gli eventi pensando che sicuramente accadrà il peggio: "al colloquio di domani sarò così agitato che farò una figuraccia e non mi daranno il lavoro".
Trarre conclusioni arbitrarie in mancanza di evidenze sufficienti: "non mi ha salutato, è sicuramente arrabbiato con me".
Ingigantire gli aspetti negativi e minimizzare quelli positivi: "la verifica è andata bene perchè era facile".
Autoimporsi regole rigide su come le cose devono andare: "non devo essere triste".
Le informazioni contenute nel sito non vanno usate come strumento di autodiagnosi e/o autoterapia. La visita psicologica rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento.
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